Le sopracciglia spesso vengono trascurate o non le si dà molta importanza come al resto del viso, eppure sono l’elemento più caratterizzante di un volto, lo incorniciano e riescono e valorizzare i punti forti, senza di esse non riusciremmo pienamente a mostrare la nostra espressività. Tante sono le tecniche per migliorarle, quella che incuriosisce maggiormente è il microblanding. Ma cos’è il microblanding e come funziona?
Il microblading è la versione 2.0 del trucco semipermanente, anche denominato TSP e non è altro che una tecnica estetica di pigmentazione dell’epidermide, simile al tatuaggio, che si esegue tramite l’introduzione di micropigmenti nello strato superficiale dell’epidermide, con uno o più aghi montati su un macchinario apposito. Il microblading arriva dall’Est e mentre spopola in America, in Italia si sta timidamente insediando da circa un anno.
In questa tecnica si usa uno strumento a forma di penna e con l’aiuto di una lama sottilissima composta da micro aghi monouso e diversi pigmenti si riesce ad ottenere una forma, un colore, un disegno e un effetto incredibilmente reale. Con piccoli tocchi la lama fa delle micro incisioni sulla pelle e va ad inserire il pigmento tracciando un singolo pelo alla volta e riuscendo quindi a disegnare il sopracciglio con una precisione maggiore rispetto al tatuaggio. Con il microblanding si riesce a creare anche l’effetto ombreggiatura del pelo che rende il lavoro sulle sopracciglia perfettamente naturali e tridimensionali.
La seduta dura circa due ore e non è certo indolore ma grazie all’applicazione di una crema anestetizzante diventa tutto molto sopportabile, il costo si aggira intorno ai 200/400 € in base alle necessità e sicuramente dopo qualche settimana è richiesto un ritocco per potenziare l’effetto delle sopracciglia.
Cosa ne pensate, ora che sapete cos’è il microblanding e come funziona vi ho incuriosito al punto di provarlo?
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