Qualche giorno fa, con lo smartphone, facevo il mio solito giro di perlustrazione per scoprire le novità dei brand che mi piacciono e qualcosa ha attirato notevolmente la mia attenzione. Zara cambia logo.
Inizialmente, ad essere sincera, pensavo fosse un bug dell’applicazione invece poi documentandomi mi sono resa conto che non c’era nessun errore.
Il brand di fast fashion low cost ha cambiato il design del proprio logo per la seconda volta in 45 anni di storia, la prima modifica risale al 2011. Il nuovo logo, che è stato lanciato insieme alla collezione Spring 2019, è stato progettato da Baron & Baron, l’agenzia fondata da Fabien Baron circa 25 anni fa per aiutare i giganti della moda a migliorare il proprio marchio. Baron e il suo team si nasconde dietro loghi di celebri aziende come Michael Kors, Louis Vuitton, Coach e Dior.
Il nuovo logo di Zara si discosta leggermente dal suo precedente design, ostenta ancora uno stile di font serif, ma la differenza principale tra il vecchio design e il nuovo è che le lettere sono ora molto più compresse, la “Z” e la “R” si sovrappongono alle “A”, mentre la prima “A” ha una gamba congiunta con la “R”.
Non poche sono state le reazioni sul web alla notizia “Zara cambia logo”, la principale lamentela che le persone hanno evidenziato è che trasmette claustrofobia e confusione a causa delle sue lettere sovrapposte, alcuni hanno persino utilizzato Twitter per ironizzare su un possibile cambiamento successivo del logo.
Zara cambia logo, sì, ma non è l’unica azienda ad aver modificato la storia del branding, anche altri 5 loghi famosi hanno cambiato design nel corso degli anni.
Apple
E’ difficile guardarci intorno senza vedere il simbolo della mela morsicata. Non tutti, però, forse ricordano la prima versione del logo Apple, realizzata dal co-fondatore Ronald Wayne, raffigurante Isaac Newton sotto il suo melo, solo in seguito Steve Jobs commissionò il restyling del logo al grande designer Rob Janoff che realizzò una mela con i colori dell’arcobaleno per celebrare lo schermo a colori rivoluzionario del Mac, un emblema che durò per 20 anni. Altri dettagli sono stati aggiunti e rimossi dalla fine degli anni ’90, ma quella forma inconfondibile è rimasta una costante nel tempo.
McDonald’s
Nata come “McDonald’s Famous Barbecue” nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbe diventata la più grande catena di fast-food del mondo. Il primo logo McDonald’s, una “m” faceva riferimento alla particolare architettura del ristorante, un paio di archi dorati. Il marchio è stato soggetto nel tempo a vari aggiornamenti senza però stravolgere il design originale. Oggi rimangono i caratteristici archi dorati ma il brillante rosso primario è stato sostituito con un verde più profondo in molti ristoranti europei.
Nike
Pur essendo uno dei simboli più semplici il logo Nike deve la sua forza proprio alle sua estrema essenzialità. Realizzato da Carolyn Davidson, studentessa di design, nel 1971 per appena 35 dollari non fu molto apprezzato all’inizio. Creò diversi disegni su carta velina e le posizionò sopra la scarpa per testarle, alla fine la scelta cadde sull’iconica “swoosh”, conosciuta da noi come ala. Fino al 1995 la scritta “Nike” faceva parte del look up del marchio poi, come McDonald’s, la scritta fu eliminata. La celebrità del marchio oggi è rappresentato dalla sola Swoosh, in quanto ormai ben riconoscibile a livello internazionale.
Starbucks
Nato nel 1971 come un semplice rivenditore di caffè di Seattle, oggi Starbucks vende i suoi prodotti in oltre 60 paesi, all’insegna della sua inconfondibile sirena verde. Dal momento che la società prende il nome dal primo ufficiale del Capitano Achab in Moby Dick, il designer del logo originale Terry Heckler prese ispirazioni da vecchi libri marini, un giorno si innamorò di una xilografia di una sirena a due code e decise di utilizzarla per il logo Starbucks. La sirena si è trasformata negli anni in una mascotte molto amata dal pubblico, nonostante l’improbabile associazione con il caffè. Nel tempo il design è stato modificato, ma la più importante rimane quella del 2011, dove è stata eliminata la scritta “Starbucks” in quanto ormai inutile ai fini della riconoscibilità del marchio.
Amazon
Il primo logo Amazon è dei metà degli anni ’90, all’epoca vendeva solo libri e non era granché dal punto di vista grafico, fondeva la silhouette di una “A” maiuscola con un fiume tortuoso. In seguito, ampliando la sua offerta di prodotti e servizi, il logo fu ridimensionato a un semplice segno, testo nero su bianco, con uno “swoosh” dorato sotto. Successivamente Jeff Bezos decise di eliminare il testo“Libri, musica e altro” in favore di un simbolo grafico molto intelligente, una freccia che collega “a” e “z” nel nome per simboleggiare i diversi tipi di prodotti venduti dalla A alla Z appunto e che funge anche da “sorriso”.