In piena pandemia rimanere chiusi forzatamente in casa non è semplice, ecco alcuni suggerimenti su come impiegare il tempo in casa e mettere se stessi al primo posto
Il 2020 è stato messo in ginocchio dal Covid-19, responsabile di aver ucciso nel più alienante e brutale dei modi i nostri cari, aver falcidiato l’economia mondiale e annientato tantissimi posti di lavoro. E mentre restiamo affacciati sulla prospettiva di ricominciare il girone infernale di essere costretti nelle nostre case, abbiamo due possibilità: seppellire la testa sotto al cuscino finché la pandemia non sia finita oppure reinventare noi stessi per essere ancora più forti di prima. In tale binomio non è contemplato giudizio di sorta, date le circostanze, ognuno reagisce a questa improbabile situazione come reputa più giusto per sé.
In questo articolo, tuttavia, desidero affrontare le opportunità che si presentano a chi decida che è il momento perfetto per mettere se stessi al centro del proprio universo, cosa che probabilmente non facciamo da molto tempo e che suona come una sorta di miracolo. Di seguito troverete alcuni suggerimenti su come impiegare il tempo in casa per sopravvivere alla pandemia.
Selfcare
Suonerà banale, eppure stare a casa vuole dire più tempo a disposizione per prenderci cura di noi. Da quanto non riuscivamo a cucinare un pranzo a casa? O a leggere un libro? O a trascorrere mezz’ora con una maschera sul viso? Da quanto tempo non riuscivamo semplicemente a dialogare con i nostri familiari per sapere come stanno. Pensate che rivoluzione avere finalmente la possibilità di dedicare del tempo a queste attività che banali non sono affatto. Personalmente non ricordo cosa voglia dire non essere schiacciata dall’angoscia. E se come me anche voi andate a dormire e vi svegliate con un peso sul petto e lo stomaco attorcigliato la probabilità che queste pratiche aiutino è elevatissima. Possiamo smettere di roteare nel vortice e soffermarci sul presente, che sia un’ora di yoga, una sessione più lunga di skincare oppure cucinare un delizioso piatto fatto in casa con la mamma o il fidanzato. La parola d’ordine è selfcare.
Pianificare una routine alternativa
Rallentare è la parola che ormai utilizziamo più spesso, ma, attenzione, ciò non vuol dire lasciare le proprie giornate al caso mentre si guarda ininterrottamente la televisione in pigiama. Tutti abbiamo passato giornate nello sconforto, ma credo che abbandonarci a questi pensieri sia molto pericoloso. In alternativa, creiamoci una nuova routine. Un piano d’azione che, straordinariamente, decidiamo per noi stessi. Non il capo, o la professoressa o i clienti, ma noi stessi. Riempiamo le nostre giornate di tutte quelle attività di cui abbiamo parlato prima, come faremmo con l’agenda del lavoro spuntiamo dalla lista ogni attività che terminiamo, il senso di pienezza ed appagamento è incredibile, soprattutto perché si tratta di compiti che soddisfano esigenze puramente egocentriche.
Tornare sui libri
Non esiste campo o attività che non benefici di formazione continua. Spesso il poco tempo a disposizione si frappone alla possibilità di imparare cose nuove o approfondire argomenti già noti. Eppure, aumentare il nostro know-how è la chiave per accrescere il nostro valore sul mercato ed in generale per diventare persone complete ed interessanti a tutto tondo. Quindi perché non iscriversi a quel corso on-line di marketing che ci consentirà di migliorare le nostre consulenze quando torneremo a lavoro, oppure ascoltare quel podcast su come accrescere la propria presenza on line, oppure leggere quel libro su come iniziare la propria attività d’impresa. Non deve trattarsi necessariamente di cose funzionali al proprio lavoro attuale. Potrebbe trattarsi di imparare un nuovo hobby oppure tuffarsi a capofitto in un progetto amatoriale che si desidera diventi il proprio lavoro a tempo pieno: studiare aiuta sempre! Chissà, a pandemia finita potremmo trovarci in una condizione ancora più favorevole di prima.
Non guardare il telegiornale (più di una volta al giorno)
Mettiamo un freno all’esposizione alle notizie apocalittiche di cui i telegiornali ed i media sono colmi. Rimanere informati è un dovere civico, vivere con i numeri dei contagi e dei morti giornalieri in tutto il mondo, no. Limitare il telegiornale a non più di una volta al giorno e solo la sera mi ha aiutata moltissimo ad abbassare il livello di inquietudine e ad iniziare le mie giornate in modo positivo ed orientato alla produttività.
Essere bloccati tra quattro mura può risultare stressante e complicato, capire come impiegare il tempo in casa per sopravvivere alla pandemia è fondamentale. Voi cosa state facendo? Cosa vi aiuta a sentirvi meglio in questo momento? Facciamo che questo sia il luogo per il dialogo e non per i monologhi oppure confrontiamoci sul mio profilo Instagram @camy_gregory , vi aspetto!