1912. Pasqualina, anzi zia Pasqualina, era allora una bella ragazza, bionda con gli occhi verdi.
Inizia così il primo capitolo del libro “Le cento Pasqualine. Un viaggio nel gusto dal 1912”, che racconta la storia di una famiglia che da quattro generazioni ruota attorno ad un luogo, una locanda che nei primi del ‘900 era il punto di incontro per i cacciatori nell’aperta campagna di Almenno San Bartolomeo e che oggi è il luogo dove continua una tradizione fatta di amore per il ristoro e tanta passione.
La Pasqualina, un luogo dove tradizione e sperimentazione si coniugano perfettamente per dare vita a prodotti di alta qualità fatti a mano. Dalle materie prime scelte in giro per l’Italia per la preparazione del gelato all’ispirazione belga per la creazione di un buon cioccolato, dalla coraggiosa impresa di un intenso percorso attraverso le culture orientali per una selezione di te ben definiti all’alta pasticceria proposta attraverso le antiche ricette di una volta, tutto viene fatto con amore e passione, seguendo passo passo le singole fasi di preparazione per creare quelle golosità uniche e genuine che ogni giorno, oltre ad Almenno San Bartolomeo, si possono degustare a Milano, Bergamo e Porto Cervo.
Fare colazione con i celebri Pasqualini de La Pasqualina è un’esperienza idilliaca. Che siano bianchi con vaniglia e mandorle, neri con cacao e nocciole, oppure i classici al burro o con granella di pistacchi non importa; questi biscotti gustosi e croccanti riescono a regalare momenti di puro piacere per il palato tanto da poter essere assaporati in ogni momento della giornata.
La Pasqualina rappresenta un viaggio nel gusto che dura da più di cento anni, attraverso la passione artigiana di un’intera famiglia per le cose semplici che ci si augura possano durare e tramandare nel tempo.